In Italia un primo esemplare di T6 venne ceduto dall'USAF nel 1948, seguito da altri 13 nell'anno seguente: furono tutti assegnati alla scuola di Lecce.
Si trattava di AT6-C riconsegnati all'USAF dalla RAF che li aveva assegnati come “Harvard II” all'aviazione Sud Africana; tutti erano stati ricondizionati in America come T-6D.
L'A.M.I. comunque li prese in consegna con la sigla T- 6C . Questi primi aerei ebbero le matricole da 53038 a 53051. Le consegne ripresero nel 1951, anno in cui l'A.M.I. ricevette 43 T-6D (matr. 53143-53152, 53383-53392, 53413-53432 e tre non identificati).
L'anno seguente ricevette 30 T-6G che siglò T6-G (matr. Da 53650 a 53679). Nel periodo tra il 1953-54 giunsero 69 “ Harvard IV” (resiglati T6 H-4M (matr. da 53782 a 53850) dalla RCAF e numerosi T-6G (matr. 53639, 53691-53703, 53764-53766). Successivamente, dal 1957 si ebbero altre cessioni, anche da parte francese e acquisti di “surplus”; risultano 41 “Harvard IIB” (resiglati T6 H-2M (matr. 53861-53881, 54132-54151) oltre 25 “Harvard IV” (le matricole note sono da 54096 a 54420 e 53962 e 54016) e otto aerei ex-francesi, probabilmente del tpo SNJ-5: certamente l'aereo con la matr. MM 54292 era di quella versione.
Il kit, è un Ocidental in 1/48, la plastica della stampata è di colore giallo leggermente dura. E' un kit abbastanza facile, il dettaglio di pannellature e rivettature è buono, l'abitacolo lascia un po' a desiderare, così come il vano carrelli. I trasparenti sono buoni eccetto quelli delle luci di atterraggio che non combaciano con l'apposita sede stampata sul bordo di entrata delle ali. Fortunatamente insieme al kit (ricevuto in regalo) ho trovato un set di incisioni EDUARD dedicato a questo modello che risolve egregiamente la mancanza di particolari dell'abitacolo e vani carrello.
Volendo riprodurre un soggetto A.M.I. le decal non mi sono state utili, quindi mi sono procurato un foglio Tauro Models. La documentazione sul soggetto è abbastanza ricca sulla rete, sono facilmente reperibili foto di dettaglio e walkarounds, mentre riguardo alla livrea del soggetto da me scelto, ho trovato un paio di foto su una pubblicazione; "Twenty years of Italian Air Forces" Volume 1 di Franco Storaro, in mio possesso.
LA COSTRUZIONE
Il montaggio è iniziato dall'abitacolo, arricchito delle parti in fotoincisione che danno un grande tocco di realismo. Specialmente i sedili e le cinture del set sono ben fatti. Mettere insieme le parti fotoincise di questo abitacolo non è facile, occorre pazienza e delicatezza, ma il risultato appaga in pieno al termine della fatica.
Al termine della verniciatura degli interni ho assemblato la fusoliera che non presenta grandi difficoltà, sono necessarie alcune stuccature nella parte frontale e la chiusura del vano ruotino di coda.
Passando alle ali, ho preferito separare tutte le parti mobili, per dare un pò di movimento al modello, è bastato tagliare e rifinire senza difficoltà i vari pezzi.
Alcune piccole modifiche, possono aumentare molto il realismo, nel mio caso ho approfondito il foro di uscita del tubo di scarico del motore, aggiungendo il tubo del riscaldamento in cabina, ho ricostruito il ruotino di coda per renderlo simile al vero, ho aggiunto i tiranti del timone e le cerniere degli alettoni, arricchito il vano carrello e la centinatura dei flap.
Anche il motore è stato arricchito con fili di rame e fotoincisioni per aumentarne il realismo, anche se la maggior parte del lavoro resta invisibile a causa della NACA di copertura.
Assemblate le ali e le parti mobili, dopo poche stuccature, ho preparato il modello alla verniciatura, passando carta abrasiva dalla grana 600 alla 1200, reincidendo alcune pannellature e rivettature.
A mio parere prima di dare colori chiari; specialmente arancione, rosso giallo verde,azzurro etc. è necessario dare una mano di bianco come base per garantire la giusta tonalità del colore successivo, in questo caso, il soggetto da me scelto è in giallo cromo FS33481 un colore abbastanza chiaro.
Verniciato il modello e i particolari separati ho dato la solita mano di "Future" per applicazione decal e lavaggi.
Per i lavaggi ho usato i colori "Bruno Van Dick" e "Nero di marte" mescolati insieme. Al termine della fase lavaggi, ho spruzzato una mando di trasparente semilucido per finire la verniciatura ed infine ho assemblato tutte le parti separate, ritoccando i vari particolari.
Per i colori che ho utilizzato questa è la tabella di corrispondenza:
Colore |
FS59b |
Gunze |
Humbrol |
Testors |
Mixing |
Verde anticorrosione |
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H58+20% H12 |
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H58+20% nero |
Giallo cromo |
33481 |
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81 |
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Nero |
37038 |
H12 |
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Nero pneumatici |
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H77 |
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Alluminio |
17178 |
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17178(metalizer) |
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A modello finito, ho provveduto ad evidenziare leggermente i contorni dei pannelli dei vari punti di possibile usura, con una matita argento, per simulare un minimo di scrostamento; lo stesso procedimento, lungo il telaio del tettuccio.
Non conosco la qualità di altri Kit dello stesso modello, ma con l'aggiunta di set di dettaglio e piccoli interventi di miglioria, questo modello è ottimo per riprodurre un T6-G o Harvard IV, si monta in fretta e appaga nelle forme.
Buon lavoro
Davide Splendore
email: starflyer5@hotmail.com